Ambiente

L’ambiente montessoriano è opportunamente “preparato” per essere “liberante e costruttivo” (Scocchera)

Infatti è “liberante” e non libertario, in quanto permette la spontanea ed autonoma attività individuale e la libera scelta dell’attività all’interno di una serie limitata di opzioni. E’ al contempo “costruttivo”, in quanto indirizza verso uno scopo esterno, definito e costruttivo, gli impulsi e le energie interiori del bambino o dell’adolescente, rispondendo così al loro bisogno interiore di ordine. Per raggiungere queste finalità, l’ambiente preparato deve essere:

  • bello, nel senso di gradevole, curato ed accogliente, per stimolare il desiderio di esplorarlo, conoscerlo, appartenervi e prendersene cura;

  • ordinato, nel senso di “ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa”, per rispondere al bisogno interiore di ordine che è funzionale alla costruzione di una mente ordinatrice, necessaria alla conoscenza di sé e del mondo;

  • stimolante, nel senso di ricco di percezioni sensoriali che attraggono la curiosità e catturano l’attenzione. Questa si trasformerà in concentrazione e memoria, quindi in conoscenza acquisita, grazie alle attività finalizzate;

  • polifunzionale, nel senso che l’organizzazione dello spazio deve consentire lo svolgersi di più attività, individuali o di gruppo, di relazione o di isolamento, manuali o intellettive, etc.;

  • interconnesso al suo interno, nel senso che, nello spazio classe, le varie aree didattiche sono distinte ma integrate, affinché chi apprende impari a riconoscere “i rapporti” tra le cose che sta apprendendo e non solo i dettagli delle cose stesse;

  • interconnesso ed interdipendente verso l’esterno, nel senso che permette il continuo collegamento con gli spazi esterni della “comunità scuola”, del territorio, del mondo.

Tutte queste caratteristiche dell’ambiente preparato montessoriano sono prescrittive, data l’importanza che la Montessori riconosce ai processi di assorbimento mentale e di introiezione psichica dell’ambiente esterno, processi che si verificano nel periodo di formazione del bambino e di sviluppo dell’adolescente.

Non si tratta di semplici materiali didattici bensì di materiali:

  • scientifici, in quanto progettati, implementati, progressivamente perfezionati lungo vari decenni, grazie all’osservazione e allo studio delle caratteristiche dell’infanzia e delle reazioni, comportamenti e suggerimenti avanzati dagli stessi bambini nell’uso pratico del materiale;

  • strutturati, in quanto ogni oggetto è realizzato per rispondere ad una precisa finalità;

  • autoeducativi, in quanto, partendo dalla percezione sensoriale proposta, attivano il processo di scoperta ed apprendimento delle “strutture d’ordine” che permettono la formazione di una mente ordinatrice, flessibile e creativa, con modalità autonome rispetto all’istruzione dell’adulto;

  • auto-correttivi, in quanto, essendo astrazioni materializzate studiate appositamente per dare, nel loro uso, la percezione dell’errore, consentono al bambino stesso di controllare l’errore e quindi la verifica, l’autovalutazione, l’autonomia.

L’uso ripetuto di questi materiali costituisce la componente più importante di una scuola Montessori per attuare l’autoeducazione, in quanto consentono il lavoro individuale, la concentrazione, i processi di astrazione e di generalizzazione, con i quali ogni bambino, senza l’intervento diretto dell’insegnante, elabora e costruisce la sua visione del mondo e della cultura (Cevenini).

Maria Montessori diceva: “Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo”